Tempo fa un'amica mi ha chiesto di realizzarle un bracciale coi colori dei 7 chakra, pertanto le ho realizzato questo braccialetto con semicristalli di Boemia, separatori argentati e caucciù. Volevo realizzare un gioiello dal design sufficientemente moderno (con tutti quei colori non volevo sembrasse un braccialetto da bambina) e adatto ad essere portato tutti i giorni visto che doveva essere diciamo un portafortuna. In realtà ho scoperto che soprattutto in America molti comprano questi "healing bracelets" ritenendo che aiutino ad allineare i propri chakra.
Come al solito, incuriosita dall'argomento, ho girovagato su internet per apprendere qualcosa di più e ho deciso di condividere con voi quanto ho appreso. Il termine chakra proviene dal sanscrito e significa ruota, compare per la prima volta in uno scritto del X secolo d.C. di Pandit Goraknath, un mestro yoga; tuttavia è nello scritto Shat-chakra-nirupana (1577) di Purananda Swamis che si ha la prima vera trattazione dell'argomento. I chakra fanno quindi parte della tradizione induista ma anche di quella buddhista e tutt'oggi esistono tutta una serie di tecniche meditative fondate sulla manipolazione dei chakra come la loro visualizzazione ad occhi chiusi o la loro attivazione attraverso esercizi particolari o mantra ma anche tecniche recenti come la cristalloterapia, la riflessologia e l'aromaterapia. Curioso è che sono state ritrovate in America delle figure di legno incastonate con gemme la cui collocazione corrisponde esattamente a quella dei chakra. In Europa, invece, la conoscenza dei chakra in epoca moderna si ha grazie a Charles Leadbeater, teosofo, che nel 1927 pubblica il libro I chakra. Tutt'oggi non ci sono prove scientifiche che ne testimoniano l'esistenza. Secondo le dottrine induiste i chakra sono dei centri energetici raffigurati come vortici di energia attraverso i quali scorre l'energia vitale "prana" (dall'interno verso l'esterno e viceversa). Secondo il Vedanta, il corpo fisico e il corpo sottile formano un insieme; questi due corpi sono collegati a livello dei chakra, quindi agendo sul corpo fisico si produrrà un effetto su quello sottile e viceversa. Molto importante per il benessere è che i chakra non siano chiusi, lo yoga mira proprio a riaprire queste valvole, facendo sì che il corpo ritorni ad un equilibrio naturale. Nell'uomo si individuano 7 chakra principali più altri secondari con una collocazione anatomica ben definita, a questi chakra principali alcuni associano dei colori, simboli e significati ben definiti.
1° chakra: muladhara o “chakra della radice”
Posizione: nella parte inferiore del bacino, tra coccige e pube
Colore: rosso
Significato: è la stabilità psichica nelle diverse situazioni della vita, la capacità di governare gli istinti; poiché ha solo un polo, tende ad essere un po' più grande degli altri chakra. È il chakra con cui vengono assorbite le energie della Terra e scaricate le tensioni eccedenti mediante l'atto sessuale.
2° chakra: svadhistana o “chakra splenico”
Posizione: metà inferiore del ventre
Colore: arancio
Significato: è il piacere, la gioia di vivere, la sessualità espressa al massimo delle sue potenzialità.
3° chakra: manipura o “chakra del plesso solare”
Posizione: metà superiore del ventre
Colore: giallo
Significato: è la capacità di agire energicamente, la volontà, l'autostima e l'autonomia personale. In senso spirituale è l'essenza attiva di cui siamo stati dotati.
4° chakra: anahata o “chakra del cuore”
Posizione: zona pettorale del corpo
Colore: verde
Significato: è la capacità di amare emotivamente, provare cioè un sentimento che non parte tanto dalla mente, quanto dal cuore. Occorre ricordare che, nella tradizione yoga, amore e ascolto sono in stretta relazione; spiritualmente parlando, hanno la stessa valenza.
5° chakra: vishuddha o “chakra della gola”
Posizione: nella metà inferiore del collo e a livello delle clavicole
Colore: azzurro
Significato: è la creatività, la comunicazione, la spiccata percezione estetica. I bravi artisti, musicisti e altri servitori dell’arte sono persone nelle quali il vishuddha è ben sviluppato. In senso spirituale, infatti, rappresenta la connessione con l'altrove, l'essere in comunicazione con dimensioni che superano l'umano.
6° chakra: adjnia o “chakra del terzo occhio”
Posizione: grande chakra che si trova al centro della fronte
Colore: indaco
Significato: è la mente tattica, razionale. In senso spirituale è il terzo occhio, come qualità della persona è la fiducia in se stessi.
7° chakra: sahasrara o “chakra della corona”
Posizione: sopra il cranio
Colore: bianco (o viola a seconda dei casi)
Significato: è la capacità spiccata di pensare strategicamente, cioè abbracciare la situazione con il pensiero; in senso spirituale è la comunione con il Divino, in senso individuale è l'autorealizzazione.
fonti: Wikipedia, The chakras by C.Leedbeater, www.cure-naturali.it